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Viaggio in un passato, non poi tanto lontano, attraverso i versi di Berto Barbarani, le musiche di Sergio Ravazzin, i testi dei Rava, a cura di Maurizio Ravazzin
Una delle “imprese” più drammatiche ed affascinanti, nello stesso tempo, è il dover riordinare la soffitta di casa.
Già al primo affacciarsi, ci stupisce l’enorme cumulo di oggetti che sono stati lì riposti con l’idea che un giorno sarebbero ritornati utili… eppure il consistente strato di polvere che li ricopre è evidente segno dell’esatto contrario.
Quindi ecco la decisione radicale: si butta via tutto, o si porta tutto dal “strassarol”! ed alacremente ci si mette all’opera… per interrompersi subito dopo: la bambola rotta, il quaderno di prima elementare, la sedia del nonno o il cavallino del nipotino (entrambi a dondolo, ma che non dondolano più) richiamano alla mente i ricordi irrinunciabili del passato, cui non si può proprio rinunciare. E guai avere con sé un aiutante, soprattutto se più giovane, perché allora lo scorrere delle memorie diventa inarrestabile e non si finirebbe più di raccontare, finché…
…finché si richiude la porta della soffitta, senza aver eliminato alcunché. Lo facciano altri; noi non possiamo distruggere il nostro passato, per non privarci del presente e per garantirci una guida e una speranza per ogni dì che verrà (bello, ci auguriamo).
Maurizio
INTERPRETI
Otello Bellamoli, Nilo Bonamini, Cecilia Comencini, Gip Migliorini, Mariella Placchi, Alessandro Ravazzin Maurizio Ravazzin
Tecnico: Carlo Tarallo